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IMMANUEL KANT

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IMMANUEL KANT  Immanuel Kant nasce il 22 aprile del 1724 nella città di Königsberg (l’attuale Kaliningrad), al tempo capitale del regno di Prussia Orientale, in un famiglia di modeste condizioni economiche ed assai numerosa.Immanuel Kant nasce il 22 aprile del 1724 nella città di Königsberg (l’attuale Kaliningrad), al tempo capitale del regno di Prussia Orientale, in un famiglia di modeste condizioni economiche ed assai numerosa. Le sue opere principali sono : La critica della ragion pura, La critica della ragion pratica e La critica del giudizio. La filosofia di Immanuel Kant (1724 -1804), a partire dalla celebre definizione di “illuminismo”, dà assoluta centralità all’intelletto umano e all’attività della ragione, per fondare il sapere su basi solide e legittime, come per la fisica e la matematica. Il “criticismo” kantiano è così l’oggetto di riflessione dell’opera più nota del filosofo di Königsberg, la Critica della ragion pura, dove sono messe in discussione le acq

L'ILLUMINISMO

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L'ILLUMINISMO Con il termine Illuminismo si intende quel complesso movimento culturale che si sviluppò nel Settecento in tutta Europa, con lo scopo di illuminare le menti degli uomini con i lumi della ragione , al fine di sottrarli all’ignoranza e al pregiudizio. Gli illuministi sostengono che l'essere umano, pur avendo per natura il bene prezioso dell’intelletto, non ne abbia fatto buon uso, rimanendo in una sorta di minorità. Kant definisce l'Illuminismo come l’uscita dell’uomo dello stato di minorità che egli deve imputare a sé stesso. La minorità è, secondo Kant, l’incapacità di avvalersi del proprio intelletto, probabilmente per una mancanza di decisione o di coraggio. “Sapere aude!”, abbi il coraggio di servirti della propria intelligenza, diviene il motto dell’Illuminismo. Usare la ragione liberamente vuol dire, secondo gli illuministi, assumere un atteggiamento critico nei confronti di ogni forma di sapere e soprattutto nei confronti di pregiudizi,

DAVID HUME

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DAVID HUME  BIOGRAFIA  David Hume nasce ad Edimburgo nel 1711 e studia per divenire avvocato. I suoi interessi si dirigono però verso la cultura umanistica. Hume decide così di trasferirsi in Francia per approfondire i suoi studi: qui dà alla luce il suo scritto più importante, il Trattato sulla natura umana. Nel 1752 Hume diventa bibliotecario ad Edimburgo, compone una Storia dell’Inghilterra che gli garantisce finalmente la notorietà a cui aspirava, e poi accetta di trasferirsi nuovamente in Francia con l’incarico di segretario dell’ambasciatore inglese a Parigi. A Londra diventa sottosegretario al ministero degli Esteri, e infine ritorna a Edimburgo, dove conduce una vita agiata e ritirata insieme alla sorella sino alla sua morte. Pensiero Lo scozzese David Hume afferma che tutta la nostra conoscenza si basa su impressioni (percezioni vive e forti) e idee, che il nostro intelletto unisce in configurazioni più ampie e complesse in virtù della memoria e dell'

JOHN LOCKE

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JOHN LOCKE  PENSIERO   Indagine critica delle facoltà conoscitive: L’interrogativo sui limiti e i poteri dell'intelletto umano è centrale nella riflessione di Locke e preliminare a qualsiasi altra ricerca. Gli esiti della sua indagine portano il filosofo alla constatazione che, essendo l'intelligenza limitata dall'esperienza, all'essere umano non è consentito fare arbitrarie costruzioni concettuali che la oltrepassano. Il percorso compiuto da Locke per giungere a tale conclusione parte dalla critica delle idee innate ammesse dai filosofi razionalisti (in particolare da Cartesio). Locke afferma che nella mente non ci sono idee innate, ossia nozioni comuni a tutti gli uomini, impresse da Dio al momento della creazione; ciò è dimostrato dal fatto che i bambini e gli idioti non le possiedono. Non resta che riconoscere che tutte le nostre idee provengono dall'esperienza; in particolare, dall'esperienza esterna derivano le idee di sensazione, dall'

LEIBNIZ

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LEIBNIZ BIOGRAFIA  Leibniz nacque a Lipsia nel 1646 in una famiglia di giuristi e professori universitari. Fin da piccolo si dimostrò estremamente intelligente, imparando il latino e il greco. A soli 20 anni era già laureato in diritto. Prese quindi servizio presso l’arcivescovo di Magonza e arrivò ad essere consigliere del tribunale d’appello. Cominciò quindi a spostarsi in Germania e in tutta Europa con diversi incarichi tecnici, politici e come bibliotecario di diversi nobili. Nel 1670 scoprì il calcolo infinitesimale e fu il primo ad utilizzare gli integrali. Nel 1673 partì per Londra, dove presentò alla Royal Society il suo prototipo di calcolatrice meccanica. Leibniz ebbe grandissima importanza anche per il pensiero filosofico, soprattutto nell’ambito della metafisica. A lui si deve il concetto di monade, risolvendo il problema della filosofia cartesiana dell’interazione fra materia e pensiero. Leibniz sviluppò anche il sistema di conteggio binario. Svolse inol

THOMAS HOBBES

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THOMAS HOBBES  Hobbes nasce nel 1588 a Westport, in Inghilterra. Appassionato studioso di lettere classiche divenne presto un conoscitore profondo della lingua greca e latina. Terminati gli studi universitari ad Oxford, nel 1608 diventa precettore presso la casa dei Cavendish, potente casata inglese. Nel 1610 intraprende il suo primo viaggio nel continente europeo e ne seguiranno altri due nel 1629 e 1634: quest’ultimo è particolarmente importante perché gli darà modo di conoscere personalmente Galileo Galilei, di cui diventa ammiratore considerandolo il fondatore della nuova fisica. Dal 1640 al 1651 vive a Parigi in esilio volontario: nel 1642 dà alle stampe il “De Cive”, mentre nel 1646 svolge l’attività di precettore per Carlo Stuart. Nel 1651 pubblica la sua opera più importante: il “Leviatano”. Tornato in Inghilterra continuerà i suoi studi e le sue pubblicazioni a Londra fino al 1679, anno della sua morte.   PENSIERO   Una delle basi principali del pensiero p

DAL DUBBIO METODICO ALL'INTUIZIONE DEL COGITO

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DAL DUBBIO METODICO ALL'INTUIZIONE DEL COGITO L'importanza della ragione: Nella opera di Cartesio "il discorso sul metodo" lui sottolinea che il buon senso ovvero la capacità di distinguere il vero dal falso e di accostarsi alla verità, è la cosa meglio distribuita al mondo, in quanto tutti gli uomini la possiedono. E lui pensa che quindi la ragione è per natura uguale a tutti gli uomini ma che non è per tutti uguale perché ognuno di noi conduce i pensieri per vie diverse e non prendono in considerazione le stesse cose. Infatti non basta essere dotati di una buona intelligenza ma l'essenziale è applicarla bene. Il problema del metodo: Cartesio definisce delle caratteristiche essenziali del "metodo" che significa "via" o "sentiero" che consente di raggiungere la meta desiderata, ossia la verità. Cartesio nota che l'aritmetica e la geometria dispongono di un ottimo metodo, dato che sono discipline che vertono su un oggetto ben defi