GALILEI: LA NASCITA DELLA SCIENZA MODERNA

GALILEI: LA NASCITA DELLA SCIENZA MODERNA 

La novità della posizione di Galileo:
la teoria copernicana di Galileo assume un significato fisico oggettivo. La teoria eliocentrica invece era stata divulgata come una prospettiva interessante per la spiegazione dei fenomeni ed è per questo che è stato tollerato dalla chiesa perché non spiegava la vera costituzione dell'universo. Il cardinale Bellarmino aveva ammesso la legittimità della teoria di Giordano Bruno perché non affermava che il sole fosse realmente al centro dell'universo perché in tal caso avrebbe contraddetto le Sacre scritture. Invece la nuova posizione di Galileo consiste nel sostenere che il copernicanesimo rispecchia la vera struttura fisica dell'universo. Infatti nel 1609 Galileo appuntò il telescopio al cielo per provare che il sole è al centro del nostro sistema planetario. Si tratta di una svolta epocale nella storia della scienza che cancella secoli di convinzione. Lui ha contribuito più di ogni altro alla riformulazione delle basi metodologiche della Scienza moderna. Si dedicava molto anche nell'ambito filosofico-culturale: a lui ha scritto il merito della ridefinizione dei rapporti tra la scienza e la religione la scienza e la filosofia.

Gli studi e le scoperte astronomiche:
Galileo nacque a Pisa nel 1564 e compì la sua prima formazione a Firenze, ottenne la prima docenza universitaria a Pisa per poi passare a Padova nel 1592. Riscosse un grande successo e molti studiosi frequentarono la sua casa. Poi nel 1609 ha avuto notizia dell'invenzione del cannocchiale in Olanda e così decise anche lui di costruire uno per osservare i corpi celesti dove ebbe grande successo. Fu chiamato a Pisa con la nomina di matematico primario con uno stipendio molto elevato e sapeva come utilizzare al meglio uno strumento così straordinario. Lui lo puntò al cielo per svelare i segreti nascosti all'occhio nudo dell'uomo e infatti quello che scoprì sorprese tutti quanti e influenzò anche tragicamente la vita del filosofo. Galileo riuscì Infatti a individuare la presenza delle macchie solari e a stabilire che la luna presentava catene montuose balli e crateri molto simili a quelli della terra e questo sconvolse l'intero mondo della scienza. Un'altra grande scoperta galileiana furono i quattro satelliti di Giove chiamati medicei in onore del Granduca di Toscana Cosimo II de' Medici che a sua volta sottolineò la falsità della posizione aristotelica dimostrando che non soltanto la terra ma anche gli altri pianeti avevano dei satelliti.

La condanna e l'abiura:
Galileo voleva l'approvazione da parte della Chiesa della sua posizione copernicanesima. Il 12 novembre 1612 il padre domenicano Niccolò Lorini condannò l'eresia copernicana e Galileo si trovò in serie difficoltà e doveva combattere per la libertà e l'autonomia della Ricerca Scientifica e anche per se stesso. Lui si vede costretto ad approfondire le analisi della Bibbia e in una lettera del 1613 a un suo fedele seguace, padre Castelli, sostenne che la Bibbia ha uno scopo etico e religioso, non scientifico poiché insegnava agli uomini non come è fatto il cielo ma come si vada in cielo. Galileo si accorse che tra scienza e fede non c'è contraddizione ma separazione di competenze, essendo due ambiti differenti, con due linguaggi diversi anche se riconducibili all'unico disegno del creatore. La chiesa voleva che Galileo abbandonasse l'ipotesi copernicana. Poi grazie al cardinale Matteo Barberini poté godere di un periodo di pace tranquillità dove creò la sua opera più significativa e cioè il "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano" con l'obiettivo di far trionfare la verità della scienza copernicana. Per questo era scritto in volgare, così che fosse compreso da un pubblico più vasto. L'opera fu censurata subito dopo il suo autore invitato a ritirare l'opera. Galilea fu costretto alla ritirazione e fu condannato al carcere ottenne di poter scontare la pena prima presso il vescovo di Siena e poi nella sua casa di Arcetri vicino a Firenze.

La critica al "principio di autorità":
Galileo accusa il sapere tradizionale di "essenzialismo" perché ricerca l'essenza o l'intima natura dei fenomeni naturali e accusa anche di "finalismo" perché considera le parti che compongono la natura fisica come orientate all'utilità dell'uomo.

Sensate esperienze e necessarie dimostrazioni:
Galileo versò la sua attenzione verso L'osservazione di fenomeni naturali. Lui parla di "sensate esperienze", ossia di esperienze compiute mediante i sensi e la vista che offre le maggiori garanzie poiché è il senso sopra tutti gli altri eminentissimo. Galileo ha potuto constatare quanto fosse importante il ruolo dell'osservazione ad esempio nella medicina in cui grazie alla pratica della anatomia anziché sui suoi testi degli antichi si chiamavano i corpi degli animali dei cadaveri, per analizzare con i propri occhi la struttura degli organismi. Per Galileo un altro approccio fondamentale per la ricerca scientifica e quello dell'ipotetico deduttivo cioè il procedimento che consente di inserire determinate conclusioni partendo da un intuizione di base quindi di formulare un'ipotesi attraverso deduzioni logico-matematiche. Per esempio ai tempi dello scienziato non esisteva la possibilità di creare artificialmente il vuoto dunque non era possibile osservare la caduta dei corpi in tale condizione Eppure Galileo riuscì a formulare la legge secondo cui tutti i corpi cadono con la stessa velocità qualora siano in un ambiente privo di attrito. E un'altra teoria che Galileo elaborò per via di deduzione razionale è il principio di inerzia secondo cui un corpo mantiene il suo stato di moto rettilineo uniforme in assenza di attrito: essa non potendo essere ricavato dalla situazione diretta doveva essere presupposta per poter spiegare "logicamente" i movimenti dei corpi naturali.

Il ruolo dell'esperimento:
le ipotesi e le teorie devono sempre ottenere il cemento cioè la conferma o la verifica sperimentale e questo è il terzo fondamentale elemento del metodo galileiano. Quindi la scienza moderna invoca la necessità di creare il laboratorio e le condizioni per la verifica delle ipotesi.

La visione quantitativa dell'universo:
Il metodo scientifico galileiano implica una concezione matematica dell'universo della natura. Tale Concezione giustifica e fonda la possibilità della conoscenza umana che nel suo procedere per osservazioni e ipotesi rispecchia mirabilmente la struttura della realtà fisica. E qua deriva la distinzione tra le qualità oggettive. Le prime sono riconducibili ai rapporti matematici che si trovano nella natura stessa e sono misurabili in modo oggettivo ad esempio l'altezza. Le seconde dipendono dalla percezione soggettiva dell'uomo cioè esistono solo in relazione ai nostri sensi ad esempio i sapori. Lo scienziato vuole studiare soltanto i rapporti quantitativi e matematici.



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