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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

DAL DUBBIO METODICO ALL'INTUIZIONE DEL COGITO

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DAL DUBBIO METODICO ALL'INTUIZIONE DEL COGITO L'importanza della ragione: Nella opera di Cartesio "il discorso sul metodo" lui sottolinea che il buon senso ovvero la capacità di distinguere il vero dal falso e di accostarsi alla verità, è la cosa meglio distribuita al mondo, in quanto tutti gli uomini la possiedono. E lui pensa che quindi la ragione è per natura uguale a tutti gli uomini ma che non è per tutti uguale perché ognuno di noi conduce i pensieri per vie diverse e non prendono in considerazione le stesse cose. Infatti non basta essere dotati di una buona intelligenza ma l'essenziale è applicarla bene. Il problema del metodo: Cartesio definisce delle caratteristiche essenziali del "metodo" che significa "via" o "sentiero" che consente di raggiungere la meta desiderata, ossia la verità. Cartesio nota che l'aritmetica e la geometria dispongono di un ottimo metodo, dato che sono discipline che vertono su un oggetto ben defi

CARTESIO E LA RICERCA DEL FONDAMENTO DEL SAPERE

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CARTESIO E LA RICERCA DEL FONDAMENTO DEL SAPERE Il progetto cartesiano: Cartesio è considerato il padre della filosofia moderna per aver messo radicalmente in discussione il sapere tradizionale che aveva spostato il fulcro della ricerca filosofica sul soggetto e sulla razionalità. Cartesio viveva in un'epoca in cui c'era la crisi del pensiero tradizionale e l'apertura di nuovi orizzonti teorici in ambito anche scientifico. E così Cartesio si interroga sui meccanismi di funzionamento della conoscenza umana. Comincia a raccogliere informazioni sul meccanismo mettendo in dubbio l'intero sistema delle conoscenze. Lui afferma che manca un vero e proprio metodo sicuro e affidabile capace di guidare la conoscenza. La sua epoca fu caratterizzata da scetticismo ma lui non ebbe questo dubbio fine a se stesso ma voleva solamente sgombrare le opinioni false che si erano accumulate nei secoli e diffondere le nuove scoperte. La formazione: Cartesio nacque nel 1596 a La Haye nella T

BACONE: IL POTERE DELLA SCIENZA

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BACONE: IL POTERE DELLA SCIENZA   L'esaltazione della scienza moderna: Francis Bacon il cui nome viene italianizzato in Francesco Bacone si inserisce nella rivoluzione scientifica. Lui non diede alcun contributo specifico in termini di nuove scoperte o invenzioni, tuttavia nella storia del pensiero del 500 e 600 occupa un primo posto come interprete e ha contribuito alla scienza moderna. Quindi la scienza non viene più considerata solamente nella sua veste teorica ma proiettata nella dimensione pratica anche virtù della stessa connessione con la tecnica. Bacone sostiene che come nel primo capitolo del libro della Genesi bisogna conoscere la natura affinché l'uomo possa migliorare radicalmente le proprie condizioni di vita sulla base del principio secondo cui sapere è potere. Quindi grazie alla tecnica la scienza si riesce a dominare sulla natura. Ma questo non significa farle violenza ma obbedire le sue leggi ossia conoscerla e rispettarne l'intima essenza. Il nuovo contes

GALILEI: LA NASCITA DELLA SCIENZA MODERNA

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GALILEI: LA NASCITA DELLA SCIENZA MODERNA  La novità della posizione di Galileo: la teoria copernicana di Galileo assume un significato fisico oggettivo. La teoria eliocentrica invece era stata divulgata come una prospettiva interessante per la spiegazione dei fenomeni ed è per questo che è stato tollerato dalla chiesa perché non spiegava la vera costituzione dell'universo. Il cardinale Bellarmino aveva ammesso la legittimità della teoria di Giordano Bruno perché non affermava che il sole fosse realmente al centro dell'universo perché in tal caso avrebbe contraddetto le Sacre scritture. Invece la nuova posizione di Galileo consiste nel sostenere che il copernicanesimo rispecchia la vera struttura fisica dell'universo. Infatti nel 1609 Galileo appuntò il telescopio al cielo per provare che il sole è al centro del nostro sistema planetario. Si tratta di una svolta epocale nella storia della scienza che cancella secoli di convinzione. Lui ha contribuito più di ogni altro alla

LA FILOSOFIA DELLA NATURA DI GIORDANO BRUNO

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LA FILOSOFIA DELLA NATURA DI GIORDANO BRUNO  La visione del cosmo: Giordano Bruno è l'artefice della moderna concezione dell'infinito. Infatti arriva ad affermare che l'universo è uno spazio infinito, costituito da infiniti mondi. Si assume che l'universo abbia una causa e un principio primo infinito, cioè Dio stesso. Lui è anche "la mente in tutte le cose", il principio razionale immanente nel mondo (anima del cosmo). Forma e materia (idee e cose) rappresentano aspetti dell'unica sostanza universale e infinita rappresentata dalla natura divina. È una visione pantesita in cui Dio coincide con la natura nella sua totalità e creatività senza limiti. L'oggetto della filosofia: l'uomo può impadronirsi delle sue leggi e conquistarne i segreti. La dissoluzione della cosmologia aristotelica: Per il filosofo greco Aristotele lo spazio non era infinito, perché avrebbe creato una serie di paradossi e di contraddizioni insanabili. Per invece lo spazio non è

RINNOVAMENTO INTERESSE PER LA NATURA: TELESIO E CAMPANELLA

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RINNOVATO INTERESSE PER LA NATURA: TELESIO È CAMPANELLA  Telesio: il nuovo sguardo sulla natura Nella civiltà rinascimentale gli scienziati cominciarono a vedere la natura in un modo diverso osservando, analizzando, avanzando ipotesi e spiegazioni. Questo nuovo modo di guardare la natura lo troviamo nell'opera "La natura secondo i propri principi" di Bernardino Telesio. Lui sostiene che l'uomo non deve imporre schemi a priori alla natura, ma deve scoprire le leggi specifiche che ne regolano la vita. Queste leggi si identificano con l'azione di due forze contrastanti: il caldo (forza dilatante e principio di movimento) e il freddo (forza condensante e principio di immobilità) le quali nell'universo si applicano alla materia intesa come sostrato fisico inerte. La sostanza, che è data dall'unione di forza e materia, ha un carattere dinamico, consistendo in una storia incessante di generazione, trasformazione e rigenerazione. Dio, dopo aver creato il tutto, no